Resoconto del viaggio “Il cammino di Santiago”
Resoconto della gita a Santiago
I novelli pellegrini dell’Unitre di Isili questa volta percorrono il “Cammino” da Burgos a Santiago di Compostela per assistere nel giorno della Pentecoste al lancio del ‘botafumerio’ l’ incensiere più grande del mondo fuso in rame cesellato e bagnato in argento, utilizzato poche volte all’anno durante le celebrazioni liturgiche più importanti.
Con atteggiamento pio, armati di macchine fotografiche, turisti isilesi incantati di fronte alle straordinarie bellezze della cattedrale che contiene le reliquie del santo assistono a una messa dietro l’altra confessando i loro peccati a preti spagnoli che parlano l’italiano per prendere la comunione e partecipare al rito dell’abbraccio della statua del santo coperta da un mantello d’argento sopra l’altare barocco e magnificente.
Durante la messa i ‘tiraboleros’ tirano longitudinalmente lungo il corridoio centrale del santuario alcune cime dell’incensiere facendolo oscillare e incensando tutta la chiesa. Usanza antica questa che oltre ad un valore sacro aveva quello di dispensare odori che coprissero quelli cattivi della gran massa dei pellegrini che arrivavano stanchi, sporchi e spesso ammalati dai diversi percorsi del ‘Camino di Santiago’ per rendere omaggio alla tomba del santo.
Imbarcati a Fertilia per Madrid e partiti in autobus per la Castilla raggiungiamo Burgos per iniziare il ‘Camino di Santiago’, in questa città non possiamo non visitare la cattedrale gotica dedicata alla Vergine M aria, famosa per la sua architettura unica e per le dimensioni. È a Burgos che cominciamo a timbrare la “Credencial del Pellegrino” documento che serve a distinguere un vero pellegrino da ogni altro viaggiatore e che consente a chi percorre almeno 100 km a piedi di ottenere una volta arrivati a Santiago la “Compostela”, come attestazione del viaggio.
Durante il viaggio la truppa riposa le ‘stanche membra’ in confortevoli alberghi e si alimenta abbondantemente attorno ai tavoli di ristoranti tipici gustando piatti caratteristici e tutto sommato poco costosi.
Leon ci accoglie con la sua splendida cattedrale, l’esempio più puro del gotico francese in Spagna, non è grande nelle dimensioni, ma è la più grandiosa in concezione e spiritualità. La luminosità, dovuta alle sue magnifiche ed enormi vetrate, conferisce un valore speciale all’edificio, il quale può contare in uno degli insiemi di vetrate più importanti in Europa.
Passeggiando nelle belle strade della città non possiamo non ammirare lo splendido palazzo di S. Marco diventato un elegantissimo albergo di gran lusso con una piazza grandissima e una facciata ricca di rilievi e statue che affascinano il visitatore.
Tra una tappa e l’altra viaggiando in un comodo autobus, seguendo la conchiglia del pellegrino istoriata in tutte le strade, la comitiva si distrae ammirando il paesaggio della campagna spagnola con le sue splendide ginestre e chiacchierando di altri viaggi, di fatti personali e di storie infinite.
Finalmente Astorga sede vescovile con una bella Cattedrale di origini antichissime. Sorge infatti sul posto di una Basilica del III sec. sostituita poi nel 1 069 da una chiesa romanica.
Altra opera che arricchisce la città è l’Opera del 1887-1894 di Antoni Gaudi nel suo stile neo gotico particolare il Palacio Episcopal trasformato in Museo de los Caminos che conserva manoscritti, documenti, dipinti, statue che si riferiscono ai pellegrinaggi.
A Lugo tra la fine del III e l’inizio del V sec. d.c. furono costruite le m ura che -caso unico al mondo- si conservano oggi completamente integre, circondano tutto il centro della città e sono inserite dal 2000 nella lista dei P atrimoni dell’umanità dell’U NESCO.
Piacevole passeggiare, nella sera illuminata dal chiarore del giorno che non finisce mai, sulle mura romane con le infinite torri rotonde e quadrate che circondano tutto il centro storico, sulle orme di chi secoli prima di noi ha calpestato quel selciato ancora così integro da meravigliare i pedoni contemporanei.
Dopo un’altra notte in un albergo a 4 stelle a ristorare i piedi doloranti per le lunghe camminate, il risveglio alle sette del mattino per un’abbondante colazione, di nuovo sul pullman finalmente alla volta di Santiago con il proposito di effettuare gli ultimi 6 km a piedi dal Monte della Gioia fino alla cattedrale. Ma il tempo piuttosto variabile tra brevi piogge e folate di vento consigliano un gruppo di noi a rimanere sul pullman e lasciare che altri più coraggiosi si avventurino nell’impresa che a detta di questi risulta meno onerosa di quanto si pensasse.
Il soggiorno a Santiago sotto ombrelli sbattuti dal vento e cerimonie religiose si conclude la sera del giorno dopo in aeroporto alla volta di Madrid dove la superba capitale madrilena ci accoglie con i suoi splendidi viali alberati i suoi superbi palazzi, le sue fontane, le sue chiese e i suoi musei famosi nel mondo zeppi di tesori d’arte.
La mattina successiva ci accoglie Segovia, dichiarata nel 1985 Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, con il suo spettacolare e meglio conservato acquedotto romano, la cui costruzione la leggenda attribuisce al diavolo stesso. Poi l’Alcazar col suo aspetto da castello delle fiabe, uno dei monumenti più famosi della Spagna e infine la cattedrale dall’architettura tardogotica, il punto di incontro preferito dalle cicogne che sono solite riposare sulle sue guglie
La sera a Madrid ci dilettiamo in lunghe passeggiate nella Gran Via affollata di turisti, nella quale si affacciano famosi negozi ed alberghi di ogni tipo, mentre trascorrono le ultime ore di quello che è stato uno dei viaggi più belli ed interessanti che l’Unitre ha fatto in questi 9 anni di vita dell’associazione.
giovanna
ancora una volta complimenti sei stata bravissima un bacio marisa