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“Aspetti di classificazione ed etichettatura degli oli extravergine”.

Mercoledì 15 marzo nel centro sociale l’Unitre di Isili con Paolo Solinas, Professionista appassionato, con esperienza pluriennale nel settore dell’enogastronomia e dell’hospitality si parla di “Aspetti di classificazione ed etichettatura degli oli extravergine”.

L’argomento risulta particolarmente interessante ad un pubblico che mostra di conoscere un frutto le cui origini si perdono nella notte dei tempi. L’olio di oliva venne utilizzato come unguento per la pelle, per alimentare le lampade – l’olio lampante – e assunto come medicinale.
Segni della coltivazione dell’olivo, furono trovati anche in zone non adatte dal punto di vista climatico ma furono i Greci a diffondere la coltivazione dell’olivo nel Mediterraneo.

Furono poi i Romani a divulgare la pianta in tutti i territori dell’Impero e particolarmente in Sardegna ricca di olivastri. Sempre i Romani classificarono l’olio in base alle diverse tipologie di spremitura.
Con la caduta dell’Impero Romano, anche la coltivazione dell’olivo cadde in disgrazia e per secoli gli uliveti sopravvissero solo in pochi territori.

Dopo un lungo periodo in cui si valorizzarono i grassi come le margarine e il burro gli ultimi decenni hanno decretato il successo e la riqualificazione dell’olio, anche grazie al successo della dieta mediterranea.
L’olio d’oliva è diventato uno dei prodotti alimentari italiani più amati e più esportati nel mondo.

Il frutto è l’unico da cui si estrae l’olio si divide in quattro parti anatomiche: pelle, polpa nocciolo e seme; il contenuto in olio varia in funzione di cultivar, maturazione e luogo di coltivazione. Il prodotto è estremamente delicato può essere pregiudicato dalla lunga permanenza della materia prima in frantoio, dal conferimento e conservazione in sacchi e contenitori non areati, dallo spostamento del prodotto con mezzi che lo possono lesionare, dall’utilizzo di macchine con scarico di fumi in prossimità del prodotto.

Particolare attenzione il docente pone sull’etichetta e la sua lettura, illustrando la normativa europea di riferimento relativa alla commercializzazione dell’olio di oliva, i claims consentiti, per poi soffermarsi sulla tipologia di estratto come quella a freddo, l’olio filtrato e tutte le qualità dell’extravergine.

Durante la lezione che si caratterizza per la peculiarità delle argomentazioni un brusio di commento accompagna il parlato del relatore a testimonianza dell’interesse che la lezione suscita, parecchi sono gli interventi di chi vuole confrontare le sue esperienze, di chi vuole conoscere quegli aspetti del prodotto che sono a volte soggetti a sofisticazioni.

La serata si conclude con il proposito di riprendere l’argomento che tanto ha appassionato gli intenditori in una prossima occasione.

 

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